Impianti eolici. Consumo di energia elettrica da fonte fossile per generare finta rinnovabile!

Sono anni oramai che sto cercando di contrastare la tecnologia eolica sotto il profilo strettamente tecnico (per quello che posso capire) tendente a scardinare il luogo comune  che “l’eolico è energia rinnovabile pulita”
Non è assolutamente così. Se poi si va a scandagliare nei meandri  del sistema ci si accorge che lo “green establishment ” (o meglio, lobby delle rinnovabili) intossica l’informazione (finanziandola) con una serie di menzogne e di omissioni al fine di trasmettere un messaggio positivo di una tecnologia  estremamente inquinante e devastante.

Il termine inglese Greenwashing ne disegna il perfetto profilo: “Neologismo inglese che generalmente viene tradotto come ecologismo di facciata[1] o ambientalismo di facciata, indica la strategia di comunicazione di certe imprese, organizzazioni o istituzioni politiche finalizzata a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale, allo scopo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dagli effetti negativi per l’ambiente dovuti alle proprie attività o ai propri prodotti, che venne instaurata già dagli anni settanta. (da Wikipedia)

Il principale motivo di opposizione a questo sistema è che questa tecnologia è vecchia, distruttiva, inutile ed improduttiva ed in più è divoratrice di energia elettrica da fonte fossile!

Un sistema che “produce” per sole 1.600 ore all’anno (4,5 mesi) ma consuma energia elettrica proveniente da fonte fossile per 8.760 ore all’anno (12 mesi)

Salta all’occhio che non vi è relazione con la produzione di energia elettrica rinnovabile.

Se poi si pensa poi che nei momenti di “produzione di picco” le centrali eoliche vengono spente per evitare i blak out della rete per sovtaccarico lasciando le centrali di produzione a carbone accese ed a pieno regime, si ha la dimensione plastica di quale sia il sistema.

E,quindi, come oramai faccio da anni e per quanto mi è possibile cerco di scardinare il luogo comune dell’eolico come un sistema di produzione di energie rinnovabili quando, invece, è semplicemente un sistema di produzione di profitti privati per le società eoliche con la complicità della Pubblica Amministrazione.

Ed in questo contesto a nessuno passerà mai per la testa di dirvi che a tecnologia eolica senza il prelievo di energia elettrica dalla rete ( prodotta da fonte fossile) non potrebbe funzionare.
Ebbene si, una turbina eolica è, come tutte le turbine, una macchina che funziona ad energia elettrica. Energia elettrica che non preleva dalla sua produzione (è tecnicamente impossibile) ma che preleva, appunto dalla rete.
Il dato del “consumo” di energia elettrica da parte delle turbine di grandi dimensioni non fanno mai parte dell’elenco delle specifiche della macchina.

Si preferisce che non si sappiano poiché sarebbe facile calcolare la “produzione netta” di “energia verde”  effettivamente prodotta al netto del consumo della ”energia nera” prelevata dalla rete.
infatti, benché lo avessi cercato più volte sulle specifiche tecniche rilasciate dalle casi madri che producono turbine eoliche come  Vestas, Goldwind, Siemens Gamesa, GE Renewable, Envision, Enercon, Mingyang, Nordex, Acciona, United Power, Sewind, Suzlon, Senvion, Windey, CSIC Haizhuang, XEMC,  questo dato è inesistente…

Tra le funzioni di una turbina eolica che utilizzano energia elettrica preleva dalla rete (quindi da fossile) sono i seguenti:

  • consumo di “energia fossile” per regolare  meccanismo di imbardata per  mantenere il gruppo pale perpendicolare al vento;
  • consumo di “energia fossile” per il controllo del passo delle pale e  mantenere i rotori in rotazione a una velocità regolare;
  • consumo di “energia fossile” per alimentare  luci, controller, comunicazione, sensori, misurazione, raccolta dati, ecc.
  • consumo di “energia fossile” per riscaldare le pale che richiede circa il 15% dell’energia elettrica della potenza nominale di una turbina eolica;
  • consumo di “energia fossile” per il riscaldamento e deumidificazione della navicella in quanto durante i periodi con maggiore umidità, basse temperature e bassa velocità del vento”
  • consumo di “energia fossile” per il riscaldatore dell’olio alimentando la  pompa,  il radiatore e sistema di filtraggio nella scatola del cambio
  • consumo di “energia fossile” freno idraulico (per bloccare le pale in caso di vento molto forte)
  • Consumo di “energia nera” tiristori (per graduare la connessione e la disconnessione tra generatore e rete)  che assorbe circa il 3% dell’energia elettrica prodotta dalal turbina
  • magnetizzazione dello statore: i generatori delle turbine eoliche collegate alla rete richiedono una “grande” quantità di energia elettricità continua dalla rete per alimentare attivamente le bobine magnetiche; alle velocità nominali del vento, mantiene costante la velocità del rotore e funziona  come “starter” per far attivare la rotazione delle pale prelevando dalla rete circa il 10%  della capacità nominale della turbina. Percentuale che aumenta in caso di venti più deboli (4-7 ms) con l’illusione che la pala eolica che gira stia producendo energia rinnovabile  ed invece è costretta a girare semplicemente per “per auto protezione di sistema” senza produrre assolutamente nulla ma, anzi, consumando energia della rete proveniente da fossile.

Infatti  più volte si vedono le pale eoliche girare anche in assenza di vento. Questo, per un sistema di auto-protezione, le macchine eoliche  non possono stare ferme per lungo tempo in quanto i meccanismi ed il sistema in generale si deteriorerebbe in modo irreversibile.

 Motivo per cui, in assenza di vento le turbine  vengono messe in movimento  “forzatamente”  con un prelievo di energia elettrica dalla rete pari a circa il 50% della sua potenza nominale che si tradurrebbe, in termini di consumo annuo di energia elettrica da fossile pari al  25% della sua produzione effettiva.

Fatta questa disamina credo si possa affermare che con l’eolico industriale ci troviamo di fronte ad  uno schema di riciclaggio: “entra energia sporca”, “esce energia pulita” con l’unica finalità di poter accedere ai finanziamenti pubblici ed ai “certificati verdi” che sono come le indulgenze plenarie vendute dalla chiesa nel medioevo: Ego te absolvo.”

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2 risposte a Impianti eolici. Consumo di energia elettrica da fonte fossile per generare finta rinnovabile!

  1. Ivano Scotti ha detto:

    Interessanti informazioni! Un riferimento alla letteratura scientifica o a qualche documento che riporti questi dati sui “consumi fossili” dell’eolico? Sarebbe molto utile, anche perché se uno legge i rapporti di Terna SpA si desume che la differenza tra produzione lorda e produzione netta nel 2021 (ultimo dato disponibile) è solo dello 0,98%.

  2. pinucciofappiano ha detto:

    Non è che siano necessari riferimenti alla letteratura scientifica in quanto è cosa nota che le pale eoliche necessitano di energia elettrica per funzionare essendo delle turbine che funzionano ad energia elettrica come una qualsiasi macchina industriale o che le navicelle e gli organi rotanti hanno bisogno di un condizionatori caldo\freddo per le escursioni termiche in ambienti estremi e che utilizzano gas nocivi, inquinanti e cancerogeni.
    Cercando in rete si trovano svariate conferme di quato affermo.
    Grazie dell’attenzione

    le conferme si trovano tranquillamente in rete se

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