Eolici: Facciamogli….. quattro conti in tasca!

Piccolo manuale di sopravvivenza alle speculazioni eoliche!

 Il prezzo base per in calcolo del prezzo dell’energia da fonte eolica e dei relativi incentivi è determinato dal parametro Re che è il prezzo di cessione dell’energia elettrica determinato dall’ARERA in attuazione dell’articolo 13, comma 3, del decreto legislativo 387/03, registrato nell’anno precedente e comunicato dalla medesima Autorità (che è la media del prezzo pagato ai produttori di energia elettrica comprata dal GSE e immessa in rete.)

Questo “prezzo medio” è calcolato sul prezzo più alto pagato dal GSE i produttori di energia elettrica indipendentemente dalla fonte di produzione.

Per esempio:

Abbiamo le varie fonti di energia elettrica provenienti da fonte fossile, da gas, da nucleare (comprata all’estero), da eolico, da fotovoltaico, da idroelettrico o da geotermia.
I prezzi base di mercato delle varie forme di produzione di energia variano a seconda del tipo di produzione. Quindi il prezzo di acquisto da parte del Gestore del Servizio Energetico nazionale varia a seconda del tipo di produzione.

Considerata la molteplicità delle varie forme di fonti che hanno anche diversi costi di produzione, una volta immessa l’energia in rete, il GSE rimborza le società, per questa “macedonia elettrica”, un importo a Mwh, pari al costo della della fonte di produzione di energia elettrica più costosa.

Nella rete la macedonia elettrica costa per tutti allo stesso prezzo. quella o che il GSE non può l’energia immessa nella rete di distribuzione a tipo a tipodi produzione chiaramente differiscono dal tipo di , prezzi di mercato, chiaramente, non sono tutti uguali ma il GSE paga ai produttori, indipendentemente dalla fonte, il prezzo più alto pagato a Mw indipendentemente dalla fonte di produzione.

Se per esempio il GSE ha pagato nel 2021 un prezzo medio di 1 Mw da fonte fossile €. 125,06 (dato reale), anche se il costo di produzione del solo eolico fosse valorizzato in un importo pari a 40 euro, il prezzo che il GSE corrisponderà al produttore da eolico sarà pari a  €. 125,06 a Mwh.

Ed il sistema di acquisto dell’energia elettrica del GSE, che paga tutte le fonti al prezzo della fonte più costosa, smentisce laffermazione secondo la quale la produzione delle rinnovabili abbatte il costo dell’energia.

In realtà è l’opposto: con questo sistema le rinnovabili fanno lievitare il prezzo dell’energia.

Detto ciò cerco di spiegare tutto il meccanismo.

Bisogna premettere che le macchine eoliche non sono “mulini a vento” che si attivano con il vento producendo energia meccanica che mette in moto gli ingranaggi delle macine.

Le pale eoliche sono macchine che hanno meccanismi elettrici e che consumano energia elettrica prelevata dalla rete anche quando sono ferme.

In media producono 1.700 ore all’anno ma consumano energia elettrica per 8.760 ore all’anno  (anche nelle ore che sono in produzione)

Il GSE riceve la fattura della produzione dell’impianto eolico e ne detrae l’energia elettrica consumata dall’impianto stesso.

La quantità di energia elettrica netta corrisposta viene pagata al produttore calcolata con il parametro Re che è il valore medio del prezzo di cessione energia elettrica per l’anno 2021 che, come dicevo, è il prezzo medio annuo pagato dal GSE determinato dal costo di 1 Mw della fonte più costosa. E non potrebbe essere altrimenti in quanto il GSE  “vende” alle società di distribuzione che hanno i contratti con i cittadini,  un importo unico a Mw dell’energia immessa in rete.

Fatta questa lunga me inevitabile premessa, vediamo come funziona il sistema di “rimborso” alle società di produzione da fonte eolica per l’energia prodotta e dei relativi incentivi corrisposti per le “rinnovabili”

La società nel 2022 ha fatturato 80.000 Mwh netti di energia eolica

Il prezzo determinato dall’ARERA (Re)  per la produzione anno 2022 con valore Re 2021  e stato pari a 125,06 €./Mwh.

Calcolo del proifitto per cessione energia elettrica al GSE anno 2022

Costo di 1 Mwh €.  125,06 x 80.0000,00 Mwh = €. 10.004.800,00

Calcolo dell’incentivo anno 2022:

Con l’articolo 19 del decreto interministeriale 6 luglio 2012 il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico il meccanismo del calcolo per gli incentivi viene rideterminato secondo la seguente formula:

I = k x (180 – Re) x 0,78
Dove
K= (parametro per l’eolico) = 1
Re= Valore  del prezzo di cessione di 1 Mwh calcolato sulla media mediata  dell’anno precedente

da cui risulta:
Valorizzazione dell’incentivo =  1 x (180,00 – 125,06) x 0,78 = €. 42,85 a Mwh
Profitti società per i soli incentivi : €. 42,85 x 80.000 Mwh = €. 3.428.256,00
.

Quindi il GSE corrisponde al produttore di eolico per ogni Mwh corrisposto alla rete  un importo pari a €. 157,27  (€. 76,70+ €.80,575)

Che moltiplicati per i Mwh corrisposti alla rete fanno:

Valorizzazione dell’energia venduta al GSE …………= €. 10.004.800,00
Valorizzazione degli Incentivi per 80.000 Mwh …….= €. 3.428.256,00
Totale profitti per energia elettrica ed incentivi …..= €.  13.433.056,00

Ma gli incassi per le società eoliche non sono finite qui.

L’incentivo, in verità non è una semplice “rimborso” ma un vero e proprio “titolo energetico” vendibile che ha un suo valore specifico  contrattato in una specifico “Mercato dei titoli di efficienza energetica” gestito dal “Gestore Mercati Energetici) che è una vera e propria borsa dove i titoli energetici vengono contrattati alla stregua di normali titoli valutati in una qualsiasi Borsa Italiana.

Questo perché la legge prevede che un produttore  di energia da fonte convenzionale, quindi non rinnovabile” (fossile, gas, nucleare  o altre)  debba “certificare” che una parte della sua produzione ha provenienza da  fonti  rinnovabile per la parte eccedente la produzione di 100 Gwh annue.

 Per adempiere a tale obbligo essi sono costretti ad andare sul mercato elettronico ed acquistare i titoli di “energia rinnovabile” messi all’asta dai produttori nella speciale Borsa energetica” al prezzo di mercato.

Tali titoli, rispetto al “mercato” possono raggiungere valori consistenti ed imprevedibili

I titoli hanno valore di 3 anni. Nel caso che il possessore del titolo non sia stato in grado di vendere il suddetto titolo, il GSE li “ricompra” ad un prezzo pari a 100 euro.

Quindi, nel caso specifico, ammesso che il produttore non sia stato in grado, nei tre anni,  di “piazzare” gli 80.000 titoli di ex Certificati Verdi il GSE li ricomprerà ad un prezzo pari a 100,00 euro rimborsando il produttore della somma di  €. 8.000.000,00

Per semplificazione ho prodotto questa tabella analitica:

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