Sentiero dei Pentri…. a chi!


Leggo in giro che sabato prossimo venturo, 15 ottobre 2022, ci sarà l’inaugurazione del sentiero naturalistico di Monte Coppe a Cerreto Sannita.
Pare che il suddetto denominato “Il Sentiero dei Sanniti Pentri”.
Pare, ma non ne siamo certi, che questo progetto miri a a valorizzare ed alla promozione delle bellezze paesaggistiche per stimolare il turismo “del nostro territorio”.
Un po’ come è successo in passato quando per stimolare la conservazione dell’ambiente ed il turismo l’Amministrazione Comunale di Cerreto Sannita concesse ad un’associazione venatoria per 15 anni le Terre Gravate da Usi Civici (cioe le terre di proprietà diretta dei cittadini e non del comune) per trasformarle in riserve di caccia per circa 300 ettari. Ed altri 80 ettari concessi ad un’altra associazione sempre “armata” e sempre Terre Gravate da Uso Civico per usarle come poligono di tiro per carabine a lunga distanza….. con tutti i pericoli che ne conseguono sia per le persone che per animali ed habitat presenti.
Capisco che siamo in un periodo di guerra ma stimolare il turismo e l’innalzamento culturale di queste lande attravesro la distruzione di terre che all’Amministrazione Comunale di Cerreto Sannita non appartengono, attravesro la cultura delle armi mi pare un po’ eccessivo…. “Turismo…. Armato!”

Orbene veniamo ai dati ufficiali e poi ci facciamo qualche ragionamento….
Il percorso del “Sentiero dei pentri” si sviluppa su una distanza di 2.340 metri ed è largo in media circa 2,5 metri.
Il progetto è costato, come da tabella allegata, 306.642,49 euro (per noi vecchi che ragioniamo ancore in termini di lire, tradotto è stato di Cinquecentonovantatremilioni settecentoquarantaduemilaseicentocinquantaquattro lire 593.742.654.1)
La semplice divisione ci dice che fanno 131.043,800 euro a chilometro ( per i piu vecchi sono 253 milioni 736.179 lire) un chilometro di “strada provinciale” costa molto ma molto meno!.
Il progetto si risolve nella messa in opera di paletti in castagno (magari poi andrò a contarli) per farene staccionate ed altri paletti posizionati alla meno peggio come “sistemazione delel scarpate o muri di contenimento che, ad un’attenta osservazione, si vede chiaramente è è solo un semplice effetto scenico che non ha nulla a che fare con un’opera strutturale.
Il tempo, galantuomo, ne sono certo me ne darà contezza!
Staccionate e “sistema di contenimento delle scarpate” mica tenuti insieme da incastri e chiodi di legno come la vecchia maniera utilizzata nel Matese Sud-Orientale, macchè, il tutto è tenuto insieme da viti parker.
Si….si…. avete letto bene “TUTTO TENUTO INSIEME DA VITI PARKER”
Ragion per cui chiunque con un avvitatore in mano accededdo facilmente in loco in un’oretta potrà “svitarsi ” i suddetti e in men che non si dica, farsi corposa scorta di legna che in questo periodo mi pare assai necessaria visto i costi dell’energia!

Nel pieno dispetto della natura e delle biodiversità dei regolamenti e dei disciplinari che regolano i lavori nelel Zone Speciali di Conservazione…… si aprono due grossi squarci nella montagna per un fronte stradale di circa 30 metri per un’altezza tra i 10 e 15 metri con il taglio, e non si sono lasciati manacre niente, ancge di alcuni alberi della veneranda età di circa 50 anni!

Ma non per fare l’erudito, leggo da qualche parte che la definizione di “sentiero” si esplicita nel seguente modo:”Via stretta con fondo naturale tracciato dal frequente passaggio di uomini e animali”.
Nel nostro caso, invece, ci troviamo di fronte ad una strada brecciata larga oltre 2,5 metri già aperta con ruspe e pale meccaniche con carreggiata brecciata.
Ma non basta.
Lungo il percorso ci sono anche altre evidenze sostanziali di cui tenere in considerazione e sono: Una “tabella dei lavori” della Comunità Montana che riporta i dati progettuali ed economici per la costruzione di una pista antincendio anno 2012 per l’importo €. 83.627,55;

Si….si… avete letto bene: il comune di Cerreto Sannita ha speso 306.642,49 euro per la costruzione di una vera e propria strada sullo stesso identico tracciato già esistente e costruito dalla Comunità Montana del Titerno nel 2012.


Ma è importante anche sapere che il comune di Cerreto Sannita, mentre con “una mano” appaltava il “Sentiero dei Pentri” per promuovere e valorizzare il bosco, con “l’altra “, nell’anno 2019, indiceva gara a base d’asta di 16.000 euro per il taglio la Sezione 11 (come nell’immagine) dello stesso bosco, dell’estensione di 21,49 ettari composto da Quercus cerris, Querqus robur, Pino nero, Acer campestris, Carpinu betulus, Carpinu orientalis).
Gara fortunatamente andata deserta altrimenti sabato 15 ottobre 2022 avrebbero inaugurato un sentiero che attraversava un bosco spelacchiato!

“Succede solo a Cerreto” dove è possibile costruire un “sentiero naturalistico” che ripercorre “paro paro” una pista antincendio già esistente ( costruita nel 2012 dalla Comunità Montana e costato 83.627,55 ) che attraversa il Bosco di Monte Coppe che prima o poi taglieranno perchè già previsto dal Piano di Assestamento Forestale , sezioni n° 8-9-10-11 e 12.

Ma questo si può fare solo a Cerreto Sannita in provincia di Benevento, già Sannio Pentro, al cui popolo Osco-Sabino non appartiene!

Scritto dalle Montagne di Cerreto Sannita, lì 13 ottobre 2022

…. E chess’è quant c conta chessà sctoria che wola luntan com’a’ wòrìa!

p.s. vedremo tra 4/5 anni quali saranno le condizioni e gli effetti dell’investimento dei soldi pubblici quanto “turismo” svilupperà e, più importante, quanti paletti di castagno resteranno attaccati alle viti parker!

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