Acqua Pozzo Trocchia: quanto mi costi …. ma quanto mi inquini?

Per memoria storica di questo paese affinchè nulla cada nell’oblio!

In questo turbinante fine anno con le bollette pazze dell’acqua recapitate ai cittadini che, fortunatamente indignati per l’enormità e l’irrazionalità degli aumenti, hanno costretto l’amministrazione comunale ad annullare le delibere con cui erano state emanate le nuove regole e le nuove tariffe del servizio idrico comunale.

Fortunatamente nella popolazione  c’è stato un rigurgito di orgoglio forse perché oramai stanca delle angherie delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 40 anni.

A mia memoria non ricordo sollevamenti popolari in questo paese se non quelle relative alla richiesta di costruzione del campo sportivo e per una cooperativa zootecnica.

Ma veniamo a noi.

In questo frangente ho cercato in qualche modo di andare a scavare un po’ sulla questione dell’acqua fermo restando che approfondirò più in là argomenti che oramai sono relegati nel dimenticatoio collettivo di fatti e di progetti che molti nemmeno conoscono.

Ma questa è un’altra storia

Anni fa (non ricordo l’anno) l’amministrazione comunale decise di scavare un pozzo il località Trocchia affermando che con la costruzioen di quel pozzo si sarebbe definitivamente risolto il problema dell’acqua.

In verità alcuni anni prima avevano captato la sorgente di Raone affermando la stessa identica cosa il che fa venire il sospetto che molte opere sono annunciate come “risolutive barra definitive” solo per garantire appalti utili a sostenere il sistema politico comunale e buttare polvere negli occhi dei cittadini illudendoli con false promesse.

Per capirci un pò meglio mi sono anche procurato l’elenco delle sorgenti emunte per l’approvvigionamento idrico comunale.
Con somma sorpresa, però, manca all’appello la sorgent tra quelle perenni e più importanti e cioè Fontana Macioccia che, non si capisce per quale motivo, è stata captata dal “Consorzio Interprovinciale Alto Calore” (almeno così è scritto sui tombini della rete di captazione).

Magari chiarire le modalità, le condizione di captazione e quale sia il ritorno per la popolazione per la cessione di quella importante sorgente sarebbe, oltre che necessario anche cosa buona e giusta!

Detto questo l’operazione che ho fatto è stata molto semplice:   

1) scaricarmi tutte le delibere relative alle spese riguardanti il Pozzo Trocchia
2) selezionarle per “tipo di spesa”
3) fare quattro calcoli.

Il tabulato risultante è relativo alla sola spesa per il gasolio occorrente necessario al funzionamento della pompa idrovora per il sollevamento dell’acqua prelevata a circa 450 metri di profondità (così mi pare) . Le restanti e diversificate spese saranno analizzate in separata sede.

Chiaramente mi sono  semplicemente attenuto alle delibere che l’amministrazione comunale ha reso disponibili e prendendo in considerazione il periodo dal 01/01/2020 fino al 07/11/2022 e suddiviso per anno solare. Per l’anno 2019 sono presenti solo alcune delibere che non possono dare un quadro complessivo delle spese di quel’anno e per completezza sono presenti delibere di soli 2 mesi, dal 8/10/2019 al 27/11/2019, con una spesa complessiva di gasolio di 47.370,05 euro.)

Oltre ai calcoli effettuati per determinare la spesa per gasolio,somma esageratamente alta, con opportuni calcoli ho determinato anche i litri di gasolio consumati nonché le tonnellate di CO2 emesse in atmosfera e che inquinano significativamente  l’ambiente posto che 1 litro di gasolio (0,850 Kg) produce 2,61 Kg di CO2.

Ritengo importante questa analisi poiché viviamo un momento storico in cui si cerca con ogni mezzo di abbattere le emissioni di CO2 in atmosfera e che determina il surriscaldamento globale del pianete ragion per cui mi è sembrato necessario rendere pubblici questi dati con l’evidente intento  di cercare altre e più razionali soluzioni per la salvaguardia dell’ambiante.

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