Cerreto Sannita….. Esclusione dal Parco Nazionale del Matese : ” Io so i nomi dei responsabili….. ed ho anche le prove!”

Quando  affermavoo che il Parco Nazionale del Matese è un  Parco Nazionale nato già morto lo dicevo perchè so che i consiglieri comunali contemporanei di Cerreto Sannita che hanno  la responsabilità , da ora e per il futuro remoto, di decidere le sorti di queste terre, politicamente valgono  tanto quanto le decisioni prese in nome e per conto di un’intera collettività!

NON Ignoranti!
perché non potevano non sapere che tutto quel territorio montano che sarebbe dovuto entrare nel Parco Nazionale del Matese, sono aree già protette dalla Comunità Europea perché Zona Speciale di Conservazione con *Habitat prioritari,  con Pascoli Permanenti Gravate da Usi Civici su cui è stato apposto il “Vincolo Paesaggistico” con il Decreto Legislativo n° 42/2004.

NON Ignoranti
perché lo stesso Piano Urbanistico Comunale redatto dallo stesso  Comune di Cerreto Sannita ha posto i vincoli di “immodificabilità” di tutta quell’area che va dai Tre Cantoni fino alla Leonessa passando per Monte Coppe. 

NON ignoranti
perché sono oramai 20 anni che mi batto per salvare quelle terre dalle costruzioni eoliche e in quella battaglia ho fornito indistintamente a tutti gli strumenti per capire quale sia il valore di quelle montagne.

Montagne che ci forniscono di risorse naturali di cui tutti ne vanno fieri ma che nessuno ha l’intelligenza di proteggere e tutelare.

Ingrati!

Voi  13, come gli apostoli del Cristo rinnegate, poichè non potrete mai capire il valore ed il benessere collettivo che l’istituzione di un Parco Nazionale può portare poichè il vostro modo di fare politica non risponde agli interessi della comunità; al buonsenso, allo sviluppo, alla ragione alla storia ed alla cultura che pure ostentate ma da cui non avete attinto nulla.

Voi rispondete solo ed esclusivamente al piccolo interesse di bottega, di piccole lobby che si divertono ad uccidere uccellini ed a distruggere ed inquinare Montagne.

Voi rispondete  alle lobby regalandogli  300 ettari di Pascoli permanenti gravati da usi civici per il
sollazzo della lobby dei cacciatori, di armie  carabine a lunga gittata (pratiocamente armi da guerra che sparano fino a 6 chilometri di distanza) ma che però portano voti e quindi potere.
incentivare chi si diverte uccidento animali selvatici, distruggendo ecosistemi a cui la presenza di un Parco Nazionale avrebbe “rotto il giocattolino”.
Un “giocattolino” utile a portare voti e quindi potere!

Poi magari vi riempite la bocca di ambientalismo, ecologia, paesaggio, lotta all’inquinamento quando poi gli atti concreti ne diventano l’ossimoro mettendo in discussione anche l’oculata perimetrazione proposta dall’ISPRA; massima istituzione nazionale di protezione della natura.

Il valore di un amministratore è tanto quanto il valore delle decisioni che prende  e per le lotte di giustizia giusta che combatte!

Quale giustizia giusta c’è per quei cittadini che per proteggere quelle montagne pure hanno combattuto ma che le vedranno distrutte?

Tredici consiglieri, di maggioranza ed opposizione, tutti uniti  in un unico grande abbraccio a decidere della morte definitiva della Montagna.

 

La storia, quella scritta e non scritta, di questo paese  sarà il vostro giudice!

 

Il risultato finale della nuova perimetrazione effetto della delibera, inoltrata alla Regione Campania la quale rimodulò la sua proposta all’ISPRA escludendo tutto il territorio del comune di Cerreto Sannita (inserito nella prima perimetrazioen ISPRA ) con l’aggiunta dell’area della Leonessa e di Cerreto Vecchio

La nuova proposta “ad escludendum” risulta dalla cartina seguente e pubblicata nell’istruttora dell’ISPRA (pag.6) con la parte di territorio escluso (cerchiato in verde) ed effetto della delibera del comune di Cerreto Sannita.

da quesata delibera si denota tutta l’ignoranza che regna tra gli amministratori poichè se si fossero posti seriamente il problema e cioè “studiando” avrebbero appurato che il territorio di Cerreto Sannita rientra nella Zona Speciale di Conservazione – cod. IT8020009- “Pendici Meridionali del Monte Mitria” (quindi area già protetta e non poteva essere esclusa dalal perimetrazione del Parco Nazionale del Matese compresa una fascia di rispetto per i corridoi ecologici che potevano raggiungere anche i 5 chilometri (motivo della prima perimetrazione redatta dall’ISPRA)

Il risultato finale è stato che l’ISPRA ha ridotto l’area del Parco Nazionale ma facendo rientrare “d’imperio” le aree impossibili da escludere e cioè tutta la Zona Speciale di Conservazione su cui incidono anche Pascoli permanenti Gravato da Usio civici oltre alla fascia di rispetto per i corridoi ecologici.

Motivo per cui li ho lasciati fare, senza tanto preoccuparmi, poichè sapevo che sarebbero stati clamorosamente smentiti a conferma della loro impreparazione ed ignoranza politica ed amministrativa!

Purtroppo il dramma che questo paese vive è che ogni decisione non si prende in funzione del bene comune rispettando leggi, regole e regolamenti cheregolano la civile convivenza ed il diritto civico che è anche il termometro di civiltà di una comunità.
Ma si continua imperterriti a ragionare secondo interessi delle lobby di potere ed interessi cientelari.

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